Mindset dinamico o di crescita

Le basi per cominciare un percorso di crescita personale sono le seguenti: 

  • è necessario normalizzare il fatto di vivere delle difficoltà, così da non cadere nella autosvalutazione: come tutti, potenzialmente posso vivere momenti di difficoltà che mi rendono temporaneamente infelice;
  • di conseguenza posso cominciare a costruire la mia autostima a partire dalla considerazione dei miei punti di forza e della mia situazione attuale.

Costruire un mindset funzionale è molto importante. Il mindset ci riguarda da molto vicino e ci permette di affrontare alcune domande fondamentali tra le quali:” perché, se tutti vivono difficoltà alcuni sono più felici e hanno più fiducia in sé stessi di altri?”

La risposta a questa domanda è fondamentale: sebbene le difficoltà riguardano tutti, i modi di affrontarla e variano da persona a persona. Detto in altro modo, la risposta alle difficoltà, varia a seconda della mentalità con cui possiamo le affrontiamo e le guardiamo (prendiamo in considerazione). Quando si inizia un percorso di crescita, dopo aver analizzato il dolore e considerata la propria azione attuale, è necessario cominciare a costruire la prospettiva sulle difficoltà. 

Cosa comporta tutto ciò? È necessario passare da un mindset statico a un mindset di crescita. È necessario comprendere che il mindset è la prospettiva sugli eventi che viviamo. 

Come detto, ci sono generalmente due tipi di mindset che una persona può adottare: la mentalità statica e la mentalità dinamica (o di crescita). Per capire questo concetto usiamo un esempio. Immaginiamo di essere stati a un colloquio di selezione e di non essere stati assunti. 

  • Se si ha una mentalità fissa, si penserà di essere un fallimento e ci si sentirà a terra.
  • Al contrario, se si ha una mentalità di crescita, si vedrà il fallimento come un'opportunità per imparare e migliorare in futuro.

La mentalità di crescita (dinamica) consente di utilizzare il passato compresi i fallimenti, per progredire e migliorare.

La stessa cosa vale anche per l'ansia, lo stress, il dolore, per la bassa autostima. Vale a dire: invece di limitarci a vedere queste cose come problemi comuni, o come motivi di autodenigrazione, siamo chiamati a cominciare a muoverci per farne tesoro e per migliorarci in quanto individui. 

Approfondiamo l'esempio

  • se non vengo assunto, e cado in depressione, non faccio nulla per migliorare attivamente la mia condizione finiscono il circolo vizioso dell'autosvalutazione e del rimuginio: entrambi questi atteggiamenti sono inutili dannosi sia nel breve che nel lungo periodo;
  • se invece, davanti alla mancata assunzione, si comincia con il domandarsi quali sono state le ragioni o gli elementi che hanno portato a questa decisione, a concentrarsi su cosa potrebbe esser andato storto (eventuali errori), ad analizzare i dettagli, in futuro (in occasione del colloquio successivo) andrà sicuramente meglio. Magari potrei soffrire di queste consapevolezze (nel senso che generano comunque emozioni), ma nel lungo periodo avrò sicuramente la possibilità di migliorare.

 Il fallimento diviene, così, un’occasione: un elemento negativo del passato viene utilizzato per ottenere un riconoscimento futuro. Passerò da un mindset statico a un mindset dinamico. Ricordiamoci che questo discorso vale per tutti gli ambiti della nostra vita: si tratta di imparare a usare le situazioni di difficoltà per guadagnare qualcosa di positivo. 

Proposta di verifica personale:

  1. Redigi una lista di situazioni difficili che è vissuto in passato: Rotture, colloquio andati male, dolori, periodi di stress, eccetera. 
  2. Terminata la redazione comincia a ragionare sul modo in cui all'epoca ha reagito all'evento e se sei forse caduto per ciascuno di questi eventi in uno stato di tristezza e/o depressione oppure se hai abbandonato i tuoi sogni per l’insicurezza o la paura. 
  3. Per ognuno di essi ragiona anche in su come avresti dovuto reagire. Cerca di immaginare la situazione nei dettagli e descrivi il comportamento che avresti dovuto tenere nella circostanza.

Si tratta di un semplice esercizio che aiuta nel prossimo futuro a rapportarsi in modo diverso le difficoltà che si incontrano sul proprio cammino.

Bibliografia: Bianchi Giulia, Psicologia positiva - come gestire i pensieri negativi, fermare le ansie e vivere la vita con gioia e autostima, Torrazza Piemonte, Amazon Italia Logistica Srl, 2003 

Articolo pubblicato l'8 febbraio 2024